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VISITE GUIDATE A MILANO Associazione Culturale CLESSIDRA

Lunedì 25 marzo 2024, ore 15,30

IL FOPPONINO DI PORTA VERCELLINA

“Chi si scorda di noi scorda se stesso...”

In un angolo appartato di Milano, quasi nascosto malgrado sia sotto gli occhi di tutti, sopravvive un piccolo pezzo di storia legato alle pestilenze scoppiate in città, a partire da quella di San Carlo del 1576. Antico e moderno convivono nel breve spazio di pochi metri: un antico cimitero, l'oratorio seicentesco di San Giovannino alla Paglia e la chiesa di San Francesco d'Assisi di Gio Ponti, interessantissima reinterpretazione in chiave moderna di un linguaggio architettonico del passato. Come in tutti i suoi progetti, qui Ponti realizza un’opera d’arte totale, firmando tutti gli arredi, le suppellettili sacre e persino le vesti liturgiche. Il Fopponino, che in milanese sta per "piccolo cimitero", fu istituito in conseguenza della peste che colpì Milano nel 1630 e sopravvisse fino al 1895, con l'apertura dei due grandi cimiteri cittadini. Oggi restano lapidi commemorative che ricordano la storia di questo cimitero e alcuni illustri defunti un tempo qui accolti.

Visita guidata a cura di Alberto Marchesini.

Quota: 15 euro (visita guidata, offerta chiesa, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: lunedì 25 marzo 2024, ore 15,30

Ritrovo: via Paolo Giovio 41 (tram 10, bus 58)

Mercoledì 27 marzo 2024, ore 15
Martedì 9 aprile 2024, ore 15
Mercoledì 10 aprile 2024, ore 15

Mostra a Palazzo Reale: "DE NITTIS. PITTORE DELLA VITA MODERNA"

I luoghi della modernità nella pittura di Giuseppe De Nittis

Per la prima volta Palazzo Reale celebra il talento di Giuseppe De Nittis, esponendo circa 90 dipinti, tra oli e pastelli, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere. Con questa mostra si intende esaltare la statura internazionale di un pittore che è stato, insieme a Boldini, il più grande degli italiani a Parigi, dove è riuscito a reggere il confronto con Manet, Degas e gli impressionisti, con cui ha saputo condividere, pur nella diversità del linguaggio pittorico, l’aspirazione a rivoluzionare l’idea stessa della pittura, scardinando una volta per sempre la gerarchia dei generi per raggiungere quell’autonomia dell’arte che è stata la massima aspirazione della modernità. I francesi e De Nittis, che si è sempre sentito profondamente parigino di adozione, hanno affrontato gli stessi temi, come il paesaggio, il ritratto e la rappresentazione della vita moderna che De Nittis ha saputo catturare lungo le strade delle due metropoli da lui frequentate, in quegli anni grandi capitali europee dell’arte: Parigi e Londra. Ha saputo rappresentare con le due metropoli, in una straordinaria pittura en plein air, i luoghi privilegiati della mitologia della modernità, in un’avventura pittorica assolutamente straordinaria, conclusasi prematuramente con la sua scomparsa a soli 38 anni di età. I risultati da lui raggiunti si devono a un’innata genialità, alla capacità di sapersi confrontare con i maggiori artisti del suo tempo, alla sua curiosità intellettuale, alla sua disponibilità verso altri linguaggi.

- Mercoledì 27 marzo 2024, ore 15:
visita a cura di Alessandra Montalbetti
- Martedì 9 aprile 2024, ore 15:
visita a cura di Alberto Marchesini
- Mercoledì 10 aprile 2024, ore 15:
visita a cura di Alberto Marchesini

Quota: 28 euro (visita guidata, biglietto d'ingresso, prevendita, noleggio radiocuffie obbligatorio). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Ritrovo: Palazzo Reale, lato bar

Lunedì 8 aprile 2024, ore 15
Lunedì 6 maggio 2024, ore 14,30
Lunedì 10 giugno 2024, ore 15

IL POLITTICO AGOSTINIANO DI PIERO DELLA FRANCESCA

Un capolavoro riunito 555 anni dopo

‘Un capolavoro riunito’, si intitola, la mostra in programma al Poldi Pezzoli, perché otto pannelli dell’opera, provenienti da cinque musei internazionali, saranno ricongiunti, restituendo al pubblico la piena esperienza del lavoro dell’artista, dopo 555 anni dall’ultima volta in cui ciò era avvenuto. L’opera di Piero della Francesca, iniziata nel 1454, terminata nel 1469 e destinata all’altare maggiore della chiesa degli agostiniani a Borgo San Sepolcro (Arezzo), fu smembrata e dispersa alla fine del XVI secolo. Ciò che resta del capolavoro dell’artista toscano, cioè otto pannelli (la tavola centrale e gran parte della predella non sono state finora rintracciate) attualmente si trovano in musei in Europa e negli Stati Uniti, oltre che nello stesso Museo Poldi Pezzoli, proprietario del pannello raffigurante ‘San Nicola da Tolentino’, uno dei quattro santi che appartenevano alla parte centrale del polittico.

Visita guidata a cura di Alberto Marchesini.

Quota: 25 euro, 15 euro tesserati Abbonamento Musei Lombardia e Poldi Pezzoli (visita guidata, biglietto d'ingresso, radiocuffie). GRUPPO DI MAX 17 PARTECIPANTI. Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

- lunedì 8 aprile 2024, ore 15;
- lunedì 6 maggio 2024, ore 14,30;
- lunedì 10 giugno 2024, ore 15

Ritrovo: Poldi Pezzoli, via Manzoni 12

Martedì 9 aprile 2024, ore 15,30

Mostra al PAC: "ADRIAN PIPER. RACE TRAITOR"

Arte contemporanea a Milano

Prima retrospettiva europea dell’artista afro-americana nata a New York City nel 1946 che ripercorre oltre sessant’anni di carriera, con importanti prestiti internazionali provenienti dai più prestigiosi musei europei e americani tra i quali il MoMa e il Guggenheim di New York, il MoMa di San Francisco, l’MCA di Chicago, il MOCA di Los Angeles e la Tate Modern di Londra. Leone d’Oro alla Biennale 2015, Adrian Piper solleva domande spesso scomode sulla politica e l’identità razziale: il suo lavoro è provocatorio e chiede ai visitatori di confrontarsi con se stessi e con la società in cui vivono. La sua produzione comprende performance e interventi in luoghi pubblici, dipinti e sculture, nonché eventi e oggetti difficilmente definibili secondo i termini convenzionali della storia dell’arte. Il fulcro della sua pratica teorica, artistica e attivista è il concetto di lotta permanente contro il razzismo, la misoginia, la xenofobia, l’ingiustizia sociale e l’odio, su tutti i fronti.

Visita guidata a cura di Alessandra Montalbetti.

Quota: 23 euro (intero), 21,5 euro (over 65), 15 euro tesserati Abbonamento Musei Lombardia (visita guidata, biglietto d'ingresso, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: martedì 9 aprile 2024, ore 15,30

Ritrovo: PAC, via Palestro 14

Lunedì 15 aprile 2024, ore 15,30

SAN CALIMERO, IL POZZO MIRACOLOSO E I VOLTI DI ILLUSTRI DEL NOVECENTO

Mille e cinquecento anni di storie milanesi, dal V secolo al Duemila

Là dove nel Settecento fioriva quel Giardino dell’Arcadia dei Pertusati che era una delle meraviglie di Milano, un grumo di edifici di epoche varie racconta la stratificazione storica della città. A cornice di ciò che resta di quel verde rigoglioso, oggi si trovano infatti le case per abita-zione di Minoletti, Gardella e la Casa della Meridiana di De Finetti, che è uno degli emblemi dell’Architettura degli anni Venti. Sul lato meridionale della piazzetta dedicata al Cardinal Ferrari che qui volle la prima sede della sua casa di accoglienza, l’Istituto delle Marcelline crea una elegante quinta curvilinea, in bilico tra Otto e Novecento. Il suo ruolo di istituzione benefica è condiviso con il vicino Ospedale “Gaetano Pini”, che nel corso dell’Ottocento fu una delle eccellenze della sanità milanese. E proprio l’Ospedale, per celebrare i suoi (primi) 140 anni, è protagonista della riqualificazione di questo angolo quieto della città, con il progetto WallArt. Ne fanno parte la lunga murata degli Orticanoodles da cui fanno capolino artisti, letterati, registi, architetti, designer che hanno saputo far dono della loro arte alla città del Novecento. Non vi compare invece don Paolo Liggeri, il sacerdote che dietro queste mura salvò ebrei durante la Resistenza e per questo è onorato dal 2023 come Giusto. In questo viaggiare su e giù nel tempo, brilla una gemma inaspettata: la basilica paleocristiana di San Calimero rimodernata nell’Ottocento. Una gemma sorprendente, sia per la capacità di convivere con le moderne “scaglie” dell’artista e poeta Ivan Tresoldi, srotolate sulla facciata dell’adiacente Archivio Diocesano, sia per quella cripta dove i Fiammenghini hanno immortalato il volto benevolo di Ambrogio intento a vegliare il pozzo da cui, secondo la leggenda, finì il corpo del martire Calimero.

Visita guidata a cura di Monica Torri.

Quota: 15 euro (visita guidata, offerta chiesa, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: lunedì 15 aprile 2024, ore 15,30

Ritrovo: via San Calimero 11

Mercoledì 17 aprile 2024, ore 15,30

Mostra "1977-2021. ALDO FALLAI PER GIORGIO ARMANI"

Un sodalizio fotografico celebrato in una nuova mostra

Il racconto, coniugato al tempo presente, di quasi trent’anni di ininterrotto dialogo artistico tra Giorgio Armani e il fotografo Aldo Fallai, esplora i confini di una collaborazione unica, che ha definito l’essenza stessa di un’estetica che ha fatto breccia nell’immaginario collettivo. Fallai si fa conoscere come fotografo di moda per il stile disincantato e anticonformista. Raggiunta la fama internazionale, Fallai lavora per altre case di moda e i suoi servizi fotografici appaiono regolarmente su riviste italiane e internazionali. Negli anni Ottanta Fallai inizia a confrontarsi con le icone della storia dell’arte e col genere del ritratto, legato in una personalissima sintesi alla moda. Tra i riferimenti artistici di Fallai la critica ha segnalato il Manierismo toscano, Caravaggio, i preraffaelliti e l’esotismo degli orientalisti francesi.

Visita guidata a cura di Federica Maria Marrella.

Quota: 23 euro, 15 euro tesserati Abbonamento Musei Lombardia (visita guidata, biglietto d'ingresso, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: mercoledì 17 aprile 2024, ore 15,30

Ritrovo: Armani Silos, via Bergognone 40

Giovedì 18 aprile 2024, ore 14,30

PASSEGGIATA AL FUORISALONE

Itinerario per la Design Week 2024

“Materia Natura” è il tema di Fuorisalone 2024, una suggestione che promuove, attraverso un’esplorazione della profonda connessione tra queste due parole, una cultura del progetto consapevole, mettendo in risalto la sostenibilità come principio guida e valore fondamentale nel processo creativo e nella progettazione.

Visita guidata a cura di Alberto Marchesini.

Quota: 15 euro (visita guidata, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: giovedì 18 aprile 2024, ore 14,30

Prossimamente tutti i dettagli

Lunedì 22 aprile 2024, ore 15,30

L'ANTICO BORGO DI CIMIANO

Il racconto del passato rurale e indipendente di un quartiere

Cimiano, citato per la prima volta in un documento longobardo del X secolo, costituì un comune autonomo fino al 1757, quando divenne una frazione di Crescenzago, comune che nel 1923 venne inglobato nella grande Milano. L’origine del nome deriverebbe dalla contrazione del nome cimiliano, “prossimo a Milano”. Era una zona prettamente agricola dove si coltivavano frumento e gelsi, dove scorreva molta acqua. Vista la presenza del terreno argilloso, da secoli si realizzavano mattoni per l’edilizia locale. Lungo l’attuale via Pusiano si trovavano le varie cascine, definite ville. Oggi l’aspetto è rimasto quasi immutato, solo ammodernato, grazie anche ad un bel restauro e a una riqualificazione effettuata una quindicina d’anni fa: Villa Pino, che la gente chiamava la Curt di Buracch, Cascina Crivella, la graziosa e ottocentesca Villa Carmen Emilia, Villa Aurora, che restituisce un’idea delle ville di campagna di fine ‘800 e Villa Morosini Orsini Biumi, il gioiello architettonico e storico di Cimiano, affiancato da una chiesetta con bel campanile belvedere. Dopo vari passaggi di proprietà, la villa divenne possedimento dell'Ospedale Maggiore e, nel dopoguerra, sede dell’Opera Don Calabria. Nelle vicinanze, il Centro Don Calabria, una sorta di piccola città ideale in periferia, opera di Carlo De Carli (1952-65) e il piccolo e curioso quartiere delle case degli sfollati della Seconda Guerra Mondiale, che ancora oggi suscita un particolare fascino.

Visita guidata a cura di Monica Torri.

Quota: 15 euro (visita guidata, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: lunedì 22 aprile 2024, ore 15,30

Ritrovo: uscita fermata M2 Cimiano

Giovedì 2 maggio 2024, ore 15,30

IL BORGO DI GORLA E LA SUA MARTESANA

Un borgo che ha mantenuto una sua identità e scorci pittoreschi

Il borgo di Gorla, con l'annessione al Comune di Milano nel 1923, entrò a far parte di quella periferia nord popolare e industriosa. Nonostante le profonde trasformazioni del tessuto urbanistico e sociale, Gorla ha saputo mantenere nel tempo una sua identità e scorci pittoreschi, complici le acque della Martesana che ancora oggi allietano il borgo con le loro "rive arboree". Passeggiando, scopriremo nobili ville, che testimoniano come un tempo Gorla fosse luogo di villeggiatura per la nobiltà milanese, il più vicino alla città lungo corso del Naviglio Martesana. In particolare entreremo nel Parco di Villa Finzi, oggi pubblico, celebre per il suo Tempio della notte e quello dell'Innocenza e le sontuose feste, ammireremo eleganti facciate signorili passeggiando lungo il Naviglio, sosteremo davanti al commovente monumento dei Piccoli Martiri (tragico "errore" di un bombardiere alleato che costò la vita a quasi 200 bambini nel 1944) e apprezzeremo il silenzio del monastero di clausura delle Clarisse, sobria architettura di Giovanni Muzio affacciata sulla "piazzetta" centrale del borgo.

Visita guidata a cura di Alberto Marchesini.

Quota: 15 euro (visita guidata, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: giovedì 2 maggio 2024, ore 15,30

Ritrovo: uscita fermata M1 Gorla, lato viale Monza 158

Martedì 7 maggio 2024, ore 15,30

ITINERARIO IN VIA CAPPUCCIO

Nel cuore della vecchia e dell'antica Milano

Siamo nel cuore della vecchia Milano, con edifici medioevali, belle case ottocentesche, cortili eleganti, giardini nascosti. Il tracciato di via Cappuccio, considerata una delle «strade nobili» di Milano, è pressoché invariato da secoli. Antichissimo il luogo: la contrada correva parallelamente alla spina del Circo romano. Il quartiere un tempo appariva «tutto convertito in clausura, poche essendo qui le case dei secolari, fra le molte delle religiose», tra cui le monache dette "al Cappuccio", che avevano dato il nome alla contrada. Entreremo al civico 7 per ammirare il magnifico chiostro quattrocentesco a doppio loggiato, ultima traccia del monastero delle Umiliate di Santa Maria Maddalena al Cerchio.L’area, tra via Circo, via Cappuccio, via Brisa e via Gorani, centro della Milano romana, presenta ancora oggi un tessuto medievale caratterizzato da una maglia stradale complessa e composta da vie strette. In questa porzione della città si trovano molte tracce della storia cittadina, con resti e monumenti eterogenei sia per stili sia per datazione.

Visita guidata a cura di Valeria Gerli.

Quota: 15 euro (visita guidata, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: martedì 26 marzo 2024, ore 15,30

Ritrovo: corso Magenta, angolo via Santa Maria alla Porta (pasticceria Marchesi)

Mercoledì 8 maggio 2024, ore 15,30

LA MILANO DELLE TORRI

L'antico sviluppo verticale della città

La torre è simbolo di potere, se non di vanità, ed è il mezzo ideale per lasciare un segno urbanistico. Accanto alle nuovi torri e i nuovi grattacieli nel ridisegnato skyline della Milano moderna, sopravvivono le antiche torri nel centro storico, per lo più integrate in edifici: la torre di Napo, le torri di Beltrami, le torri del Santo Sepolcro, la torre dei Morigi, la torre dei Gorani, la torre dei Carceres, la torre di Ansperto.

Visita guidata a cura di Anna Torterolo.

Quota: 15 euro (visita guidata, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: mercoledì 8 maggio 2024, ore 15,30

Ritrovo: pozzo di piazza Mercanti

Giovedì 9 maggio 2024, ore 15,30
Martedì 21 maggio 2024, ore 15,30
Mercoledì 22 maggio 2024, ore 15,30

Mostra al Mudec: "PICASSO. LA METAMORFOSI DELLA FIGURA"

Un dialogo tra diverse culture

La mostra si compone di un nucleo di dipinti, disegni e sculture di Picasso provenienti dai maggiori musei europei dedicati all’artista. Nel percorso espositivo queste opere saranno messe in dialogo con manufatti di arte africana e non solo. Il percorso espositivo intende approfondire in primo luogo il dialogo tra Picasso e le fonti culturali che lo influenzano sin dagli inizi della sua carriera con un focus sullo studio per Les Demoiselles d’Avignon. La mostra indaga anche il concetto di metamorfosi della figura che accompagna tutta la sua produzione artistica e termina con una sezione dedicata all’eredità di Picasso attraverso un focus sugli artisti africani che oggi si ispirano alle opere del grande pittore del Novecento.

- Giovedì 9 maggio 2024, ore 15,30:
visita a cura di Alberto Marchesini
- Martedì 21 maggio 2024, ore 15,30:
visita a cura di Alessandra Montalbetti
- Mercoledì 22 maggio 2024, ore 15,30:
visita a cura di Alberto Marchesini

Quota: 30 euro (visita guidata, biglietto d'ingresso, prevendita, noleggio radiocuffie obbligatorio). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Ritrovo: Mudec, via Tortona 56

Venerdì 10 maggio 2024, ore 15,30
Martedì 28 maggio 2024, ore 15,30
Mercoledì 29 maggio 2024, ore 15,30

Mostra a Palazzo Reale: "CÉZANNE E RENOIR"

Dalle collezioni del Musée d’Orsay e dell’Orangerie

Palazzo Reale rende omaggio all'eredità di Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir con una mostra che indaga la loro influenza sui movimenti artistici successivi. Nelle prestigiose sale espositive, 52 capolavori provenienti dalle collezioni del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie di Parigi ripercorrono la vita e l’opera di Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir, maestri che hanno contribuito in maniera decisiva alla nascita dell’Impressionismo, che compie 150 anni, il prossimo 15 aprile. Un viaggio tra i loro dipinti più iconici, dai ritratti, ai paesaggi, alle nature morte, alle bagnanti. La mostra si completa con la sezione che documenta quanto decisivo sia stato l’impatto e l’influenza che i due ebbero sulla successiva generazione di artisti, attraverso il confronto tra due opere di Cézanne e Renoir con due dipinti di Pablo Picasso.

- Venerdì 10 maggio 2024, ore 15,30:
visita a cura di Alessandra Montalbetti
- Martedì 28 maggio 2024, ore 15,30:
visita a cura di Alberto Marchesini
- Mercoledì 29 maggio 2024, ore 15,30:
visita a cura di Alberto Marchesini

Quota: 28 euro (visita guidata, biglietto d'ingresso, prevendita, noleggio radiocuffie obbligatorio). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Ritrovo: Palazzo Reale, lato bar

Giovedì 16 maggio 2024, ore 15,30

Mostra a Palazzo Reale:
"DAL CUORE ALLE MANI"

Dolce&Gabbana

Per la prima volta in mostra, le creazioni uniche della casa di moda. Una lettera d’amore aperta alla cultura italiana, ispirazione dello spirito di Dolce&Gabbana sin dalle sue origini, a ripercorrere lo straordinario processo creativo di Domenico Dolce e Stefano Gabbana: dal cuore, da cui scaturiscono le idee, alle mani, strumento attraverso cui prendono forma. La mostra, che verrà inaugurata a Milano per poi toccare diverse tappe internazionali, celebrerà il brand come simbolo dello stile italiano attraverso il sogno dell’Alta Moda, ed esplorerà il suo approccio non convenzionale al mondo del lusso: elegante, sensuale e unico, ma allo stesso tempo divertente, irriverente e rivoluzionario. La mostra presenterà inoltre diverse espressioni artistiche in dialogo con l’universo creativo di Dolce&Gabbana. L'archivio e le nuove collezioni saranno esposti in un susseguirsi di sezioni tematiche che metteranno in risalto i vari aspetti della cultura italiana che da sempre ispirano il lavoro di Dolce&Gabbana – tra questi, arte, architettura, artigianato, le città e la loro topografia regionale, la musica, l’Opera e il Balletto, le tradizioni popolari, il teatro e la dolce vita.

Visita guidata a cura di Federica Maria Marrella.

Quota: 28 euro (visita guidata, biglietto d'ingresso, prevendita, noleggio radio cuffie obbligatorio). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: giovedì 16 maggio 2024, ore 15,30

Ritrovo: Palazzo Reale, lato bar

Lunedì 20 maggio 2024, ore 15,30

LA MILANO SECONDO GIOVANNI MUZIO

Tracce di Novecento in città

La sua carriera milanese è cominciata curiosamente con un’opera che i contemporanei non esitarono a definire “Ca’ Brutta”, eppure quel progetto era destinato a divenire un caposaldo dell’architettura milanese degli Anni Venti. Con quell’opera infatti, il giovane Giovanni Muzio si inserì perfettamente in quel clima di “ritorno all’ordine” che caratterizzò il primo dopoguerra, per poi sfociare nel movimento “Novecento”. Da allora le commissioni si susseguirono, tra architettura, urbanistica, collaborazioni con artisti, anche fuori dal bacino milanese, consacrandolo come uno dei più importanti e prolifici architetti del Novecento. Un percorso tra piazza Cavour e piazza della Repubblica permette di raccontare le diverse declinazioni del suo lavoro, dal Palazzo dell’Informazione, che sancisce il sodalizio con Sironi, all’Angelicum, che unisce la duplice esigenza di polo culturale e di austera sede monastica; dalla inaspettata quanto elegante Ca’ Brutta, alla Casa dei Giornalisti e alla Casa Bonaiti-Malugani affacciata sullo slargo antistante la vecchia Stazione Centrale, a due passi dalla Torre Turati realizzata con il contributo del figlio Lorenzo.

Visita guidata a cura di Monica Torri.

Quota: 15 euro (visita guidata, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: lunedì 20 maggio 2024, ore 15,30

Ritrovo: Piazza Cavour, davanti al Palazzo dell’Informazione

Giovedì 23 maggio 2024, ore 15,30

GIO PONTI E LA CHIESA DELL’OSPEDALE SAN CARLO

La meravigliosa ventura di costruire chiese

Testimonianza esemplare dell’architettura religiosa di Gio Ponti, la chiesa di santa Maria Annunciata è collegata all’ospedale San Carlo da una sorta di “pensilina”, proprio come una nave ormeggiata al suo molo. Un cristallo con le sue sfaccettature regolari capaci di catturare la luce e di frantumarla in colori. Un vascello-arca dove si possono incontrare l’uomo e Dio. Descrivendo l'edificio, Ponti scriverà di come "la cappella "appare" più grande di quello che è; più sottile di quello che è; più leggera, sotto il sole, di quello che è; mutevole di colori e riflessi... l'illusività e la realtà delle opere d'arte" (1966).

Visita guidata a cura di Monica Torri.

Quota: 15 euro (visita guidata, offerta chiesa, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: giovedì 23 maggio 2024, ore 15,30

Ritrovo: via Pio II 3, davanti alla chiesa

Giovedì 30 maggio 2024, ore 15,30

GORGONZOLA

L'antico borgo Argentia

Lungo l’antica strada romana per Aquileia, la via Gallica, poi Postale veneta, feudo dei Marliani e dei Trivulzio, Gorgonzola è collegata a Milano con l’antico naviglio della Martesana che alimenta anche il parco all’inglese di Villa Sola Busca Serbelloni, con caratteristico ponte di legno. Gioiello della città è la neoclassica chiesa dei SS. Protaso e Gervaso (1806-20) dell’architetto svizzero Simone Cantoni, che riassume tutta la potente espressività architettonica del suo ideatore e che ospita il mausoleo dei Serbelloni, nobile famiglia la cui storia si è indissolubilmente intrecciata con la storia locale.

Visita guidata a cura di Valeria Gerli.

Quota: 15 euro (visita guidata, offerta chiesa, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: giovedì 30 maggio 2024, ore 15,30

Ritrovo: fermata M2 Gorgonzola

Mercoledì 5 giugno 2024, ore 15,30

MOSTRA "VULCI: PRODURRE PER GLI UOMINI, PRODURRE PER GLI DEI"

La mostra che inaugura il ciclo dedicato alle Metropoli etrusche

Si apre alla Fondazione Luigi Rovati la grande mostra che inaugura il ciclo dedicato alle Metropoli etrusche. Vulci è tra le più dinamiche città dell’Etruria meridionale costiera, e si distingue per la produzione di raffinati bronzi e ceramiche e per le imponenti sculture in pietra e terracotta. Questo dinamismo alimenta una estesa rete di rapporti commerciali e di scambi culturali con gli altri centri etruschi e mediterranei, a sua volta stimolo per la stessa produzione artistica e artigianale locale. Nella continuità della visione della Fondazione che vede l’arte come continuum storico fra antico e contemporaneo, nelle opere esposte Giuseppe Penone plasma la materia-tempo con le proprie mani, in un antico gesto che diventa esso stesso scultura contemporanea. Una grande mostra che, accanto a una selezione di reperti inediti appartenenti alla collezione della Fondazione, espone capolavori provenienti dalle collezioni di importanti istituzioni pubbliche ed enti privati.

Visita guidata a cura di Valeria Gerli.

Quota: 31 euro (visita guidata, biglietto di ingresso, prevendita, radiocuffie), 27 euro per gli over 65. Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: mercoledì 5 giugno 2024, ore 15,30

Ritrovo: Fondazione Rovati, Corso Venezia 52

Giovedì 6 giugno 2024, ore 15,30

MOSTRA "NARI WARD. GROUND BREAK"

Una monumentale coreografia di installazioni

Nari Ward è un artista di fama internazionale noto per le sue installazioni realizzate con materiali familiari e quotidiani, in cui si stratificano riferimenti sociali e storici. Donando nuove funzioni a un’ampia gamma di oggetti trovati che racchiudono una storia unica, l’artista si confronta con la memoria e la trasformazione, aprendosi a nuove possibilità. Con i suoi intrecci e giustapposizioni di elementi di recupero, Nari Ward allude a diversi aspetti sociali e politici, e affronta temi relativi all’identità, alle questioni razziali, alla giustizia e al consu­mismo, creando opere d’arte toccanti, in cui si incontrano domande spirituali e concettuali. L’impiego intenzionale di materiali quotidiani che sono residui di usi, luoghi, comunità e tempi precedenti, consente a chi osserva di stabilire un rapporto diretto con le opere, mantenendo allo stesso tempo la narrazione aperta alle urgenze del contemporaneo. La retrospettiva presso Pirelli HangarBicocca raccoglie per la prima volta una selezione di opere che indaga la ricerca di Nari Ward con la performatività e i progetti incentrati sulla collaborazione. Con un focus specifico su opere basate sull’idea di tempo, che comprendono video, lavori sonori, sculture performative e installazioni, la mostra esplora a fondo la pratica trentennale dell’artista, presentando sia opere storiche e seminali sia nuove produzioni. La narrazione si snoda attraverso le installazioni di grande formato che Ward realizza tra il 1996 e il 2000 e che per la prima volta da allora vengono qui presentate in un contesto espositivo.

Visita guidata a cura di Alessandra Montalbetti.

Quota: 15 euro (visita guidata, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere corrisposta. Per partecipare è necessario iscriversi all'associazione.

Quando: giovedì 6 giugno 2024, ore 15,30

Ritrovo: Hangar Bicocca, via Chiese 2 - bus 51, 87

Associazione Culturale CLESSIDRA - Milano ©

Pagina aggiornata il 24 marzo 2024.