Mostra alle Gallerie d'Italia: "UNA COLLEZIONE INATTESA"
Un viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura
Con oltre settanta opere inedite, poste in dialogo con quelle già visibili nella selezione di “Cantiere del 900”, la mostra “Una collezione inattesa”, nella nuova esposizione alle Gallerie d’Italia, crea un accostamento per approfondire movimenti e autori italiani e internazionali, temi e tendenze che hanno segnato le ricerche individuali e di gruppo del secolo scorso. In un confronto tra i diversi percorsi nella scultura del 900 dal figurativo all’astratto, con lavori di Jean Arp, Arturo Martini, Marino Marini, Giacomo Manzù, Pietro Consagra, e un gruppo di 19 ceramiche di Fausto Melotti; e le innumerevoli declinazioni del linguaggio della pittura sperimentate dagli anni ’50, come ad esempio in Alberto Burri, Robert Ryman e Toti Scialoja. Dai monocromi all’informale, dalle variazioni dell’astrazione al segno, dalla Pittura Analitica al minimalismo, sino al concettuale, con Carla Accardi, Bice Lazzari, Giulio Turcato, Antonio Sanfilippo, Mario Nigro, Roman Opalka, Sol LeWitt e Gerard Richter. Ma anche Enrico Castellani e Piero Manzoni e un’intera sala dedicata allo Spazialismo di Fontana, tra “concetti spaziali”, “attese” e “nature”. Nell’insieme, un percorso “museale” che si distingue per la grande qualità dei pezzi in mostra. Opere di recente acquisizione, provenienti dal mercato dell’arte, o selezionale dalle collezioni private e bancarie come la Collezione Luigi e Peppino Agrati.
Visita guidata a cura di Alberto Marchesini: martedì 19/09
Visita guidata a cura di Alessandra Montalbetti: mercoledì 11/10
Quota: 23 euro (visita guidata, biglietto d'ingr., radiocuffie); 15 euro possessori Abbonamento Musei Lombardia, tesserati Amici di Brera, tesserati Amici Museo Poldi Pezzoli. Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta.
Mostra a Villa Necchi: "ADRIANO PALLINI. UNA COLLEZIONE DI FAMIGLIA"
Abiti in cambio di opere d'arte: la collezione del sarto Adriano Pallini
L'esposizione è incentrata sulla raccolta di opere d’arte di Adriano Pallini (1897-1955), il sarto che, dagli anni Venti, grazie al suo atelier in via dell’Orso a Milano, avviò una delle più importanti collezioni private di pittura e scultura del Novecento. La mostra, senza riproporre l’intero corpus di capolavori disperso nei principali musei e collezioni internazionali, intende raccogliere, sui tre piani di Villa Necchi Campiglio, trenta opere significative alcune delle quali mai esposte. Artisti come Lucio Fontana, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Arturo Martini, Achille Funi, Massimo Campigli e opere ormai entrate nella storia dell’arte del Novecento, con molte rarità. Al primo piano della villa è riproposto l’atelier Pallini attraverso documenti originali, strumenti di lavoro come gessi e cartamodelli, le grandi forbici di Adriano Pallini e i libri delle misure, grandi agende in cui venivano annotate le taglie di tutti i clienti, compresi artisti e scrittori del tempo.
Visita guidata a cura di Anna Torterolo.
Quota: 15 euro (visita guidata, radiocuffie) + 15 euro (biglietto d'ingresso. Ingresso gratuito soci Fai). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota della visita dovrà essere interamente corrisposta.
Quando: mercoledì 27 settembre 2023, ore 15,30
CORTONA e PIENZA
Mostra "Luca Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia"
Cortona è una città storica della Valdichiana in provincia di Arezzo, racchiusa dalla antica cinta muraria etrusca costruita su di una collina a circa 600 metri di altezza. Con la sua posizione sopraelevata, gode di una splendida visuale sul paesaggio della Valdichiana ed il lago Trasimeno. Luca Signorelli, pittore naturalista rinascimentale, nasce a Cortona, la sua formazione artistica è influenzata dagli artisti fiorentini dell’epoca, specialmente da Piero della Francesca, di cui fu allievo. Infine, Pienza, la città rinascimentale "ideale" di Enea Silvio Piccolomini.
In occasione dei cinquecento anni dalla scomparsa di Luca Signorelli (Cortona, 1445 circa – 1523), la città di CORTONA ricorda il suo più illustre pittore con la mostra "Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia" al Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona. La mostra riunisce nella città di Luca, dopo settant’anni dall’ultima occasione espositiva, una trentina di opere dell’artista provenienti da prestigiosi musei italiani ed esteri, compresi importanti prestiti da collezioni private e da oltreoceano, e sarà un’utile occasione per ricollocare ulteriormente Luca da Cortona tra i grandi artisti del tempo, alla luce anche degli studi degli ultimi anni. Visita al Convento delle Celle, un luogo pieno di suggestione ed energia spirituale, sorto nel XIII secolo, intorno alla cella dove nel 1211 soggiornò San Francesco d’Assisi. Nel corso dei secoli, intorno a quel primitivo sacello, si è formato un convento, prima francescano, poi passato ai cappuccini, che pare ‘incastonato’ nella naturale roccia del monte. Visita alla basilica di Santa Margherita, dedicata alla santa della città e sorta sulla sommità del colle di Cortona. Scendendo a piedi verso il centro storico della città, si fa tappa presso la chiesa della Confraternita di San Niccolò, una piccola chiesetta dove fa bella mostra di sé uno stendardo processionale, eseguito da Luca Signorelli per la Compagnia nel 1510. Visita alla rinascimentale Cattedrale di Santa Maria Assunta, consacrata nel 1504 e ricca di opere, alcune delle quali provenienti da chiese cortonesi distrutte o soppresse. Percorreremo una famosissima strada medievale (via Jannelli), una delle vie più suggestive di Cortona, e visiteremo la chiesa di San Francesco: le opere raccolte all’interno sono di grande importanza artistica. Si va dall’Annunciazione di Pietro da Cortona alla Vergine in gloria tra i santi di Ciro Ferri, fino alla Natività realizzata da Raffaello Vanni. Il legame tra San Francesco d’Assisi e Cortona è testimoniato da alcuni oggetti del santo conservati nell’omonima chiesa, tra cui la tonaca, l’evangelario e un cuscino. All’interno della chiesa riposano le spoglie di Luca Signorelli. Visita al Museo Diocesano, dove sono esposte opere di Beato Angelico, Luca Signorelli, Bartolomeo della Gatta e Giuseppe Maria Crespi. La visita prosegue attraverso i pittoreschi vicoli di Cortona, raggiungendo la chiesa di San Domenico, dove si trova un famoso dipinto di Luca Signorelli, eseguito nel 1515 per il vescovo Giovanni Sernini. Attraversando la Valdichiana, arriveremo nell’incantevole Val d’Orcia, raggiungendo la città di PIENZA, città rinascimentale ‘ideale’. Papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolimini, promosse il rifacimento del suo paese natale Corsignano, affidandone il progetto allo scultore e architetto Bernardo Rossellino. Così prese forma la città Rinascimentale perfetta. Visiteremo il Duomo, con il companile a base ottagonale, dove sono esposte opere di importanti maestri del Rinascimento senese. E durante la passeggiata, parleremo del Papa Piccolomini, del suo bellissimo palazzo con giardino pensile all’italiana, e ci soffermeremo in alcuni particolari punti della città per godere degli scorci mozzafiato sulla Val d'Orcia.
Quando: dal 29 settembre al 1° ottobre 2023.
Mostra al Mudec: "VINCENT VAN GOGH. PITTORE COLTO"
Il genio colto e disperato
La mostra è resa possibile grazie alla collaborazione con il Museo Kröller-Müller di Otterlo, Paesi Bassi, che possiede una straordinaria collezione di dipinti e disegni del pittore olandese seconda solo a quella del Van Gogh Museum di Amsterdam. Dal museo olandese provengono circa 40 delle opere esposte, tra cui straordinari capolavori come gli studi di teste e figure per I mangiatori di patate, e i disegni di cucitrici e spigolatrici della fase olandese; Moulin de la Galette, Autoritratto, l’Interno di un ristorante, Natura morta con statuetta e libri, degli anni parigini (1886-87); Frutteto circondato da cipressi, Veduta di Saintes-Marie-de-la-Mer, La vigna verde, Ritratto di Joseph-Michel Ginoux del periodo di Arles (1888-89); Paesaggio con covoni e luna che sorge, Covone sotto un cielo nuvoloso, Pini nel giardino dell’ospedale, Uliveto con due raccoglitori di olive, Tronchi d’albero nel verde, Il burrone, dipinti durante il suo internamento all’ospedale di Saint-Rémy (1889-90). Attraverso un percorso allo stesso tempo cronologico e tematico, l’esposizione propone una inedita lettura delle opere di Van Gogh che mette in particolare evidenza il rapporto fra la visione pittorica e la profondità della dimensione culturale dell’artista, attraverso lo sviluppo di due temi di grande rilievo: da un lato quello del suo appassionato interesse per i libri, e dall’altro la fascinazione per il Giappone alimentata dall’amore per le stampe giapponesi, collezionate in gran numero. Un terzo tema di essenziale importanza per la formazione artistica del pittore fu l’influenza che su di lui ebbe Jean-François Millet, grande maestro d’arte e di vita per Vincent. La visione profondamente religiosa della natura di Millet è il modello di riferimento a cui si ispira per la sua scelta di diventare pittore.
Visite guidate a cura di Alberto Marchesini
Quota: 30 euro (visita guidata, biglietto d'ingresso, prevendita, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta.
Quando:
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martedì 17 ottobre 2023, ore 15:15
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martedì 17 ottobre 2023, ore 17:45
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mercoledì 25 ottobre 2023, ore 15:00
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giovedì 26 ottobre 2023, ore 15:00
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venerdì 27 ottobre 2023, ore 15:00
Ritrovo: Mudec, via Tortona 56
Mostra alla Fabbrica del Vapore: "SEBASTIÃO SALGADO. AMAZÔNIA"
Un'Immersione totale con immagini di incredibile bellezza
Salgado ha intrapreso una nuova serie di viaggi per catturare l'incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzonica brasiliana e i modi di vita dei suoi popoli, stabilendosi nei loro villaggi per diverse settimane e fotografando diversi gruppi etnici. Un progetto durato sette anni, durante i quali ha fotografato la vegetazione, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano. Con oltre 200 fotografie, Amazônia vuole proporre un’immersione totale nella foresta amazzonica, invitandoci a riflettere sulla necessità di proteggerla. La mostra si sviluppa attorno a due temi. Il primo è costituito dalle fotografie di ambientazione paesaggistica, il secondo gruppo di immagini è dedicato alle diverse popolazioni indigene immortalate da Salgado con le fotografie raccolte in spazi che ricordano le “ocas”, tipiche abitazioni indigene, evocando in modo vivido i piccoli e isolati insediamenti umani nel cuore della giungla.
Visita guidata a cura di Federica Maria Marrella.
Quota: 15 euro (visita guidata, radiocuffie) + 13,50 euro (biglietto d'ingresso, diritto di prenotazione).
Disdette senza penali consentite entro 5 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere interamente corrisposta.
Quando: giovedì 19 ottobre 2023, ore 15,30
L'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA A VENEZIA
Dove il passato fa da cornice al moderno e al contemporaneo
Venezia è vista come città immutabile e antica, eppure qui, nel 1895, è nata la prima esposizione d’arte contemporanea del mondo. Ed è a Venezia che prese dimora la famosa collezionista americana Peggy Guggenheim e sempre a Venezia, il mecenate francese François Pinault propone in questi ultimi anni la sua collezione. PUNTA DELLA DOGANA, nuovo polo dell’arte contemporanea a Venezia, presenta la MOSTRA TEMATICA "ICÔNES", un invito alla riflessione sul tema dell’icona e dello statuto dell’immagine nella contemporaneità. Il termine “icona” ha due accezioni: la sua etimologia rimanda ai concetti di “immagine” e “somiglianza”, mentre il suo utilizzo generalmente si riferisce alla pittura religiosa, che caratterizza in particolare il cristianesimo orientale. In tempi più recenti il termine è stato associato all’idea di modello, figura emblematica. L’immagine - la sua capacità di rappresentare una presenza, tra apparizione e sparizione, ombra e luce, e di generare un’emozione - è al centro di questa mostra concepita per gli spazi espositivi di Punta della Dogana e il contesto veneziano, caratterizzato da un forte legame con l’Oriente bizantino. La mostra dedica particolare attenzione alla relazione tra la città di Venezia e l’icona. Dalla fine del Medioevo, l’arte veneziana si è formata grazie alla sintesi di influenze diverse - in particolare bizantine, gotiche e fiamminghe - che traducono il ruolo di collegamento tra Oriente e Occidente svolto dalla Serenissima. Ancora oggi Venezia è un incrocio in cui orizzonti molteplici si intersecano e si ibridano, fornendo così un terreno fertile per la creazione. La mostra intende rivelare l’essenza dell’icona come vettore del passaggio verso una possibile trascendenza, invitando ad altri stati di coscienza, contemplazione, meditazione, raccoglimento, attraverso un percorso di oltre 80 opere, tra capolavori della Pinault Collection, lavori mai esposti prima di quest’occasione e installazioni site-specific di 30 artisti di diverse generazioni, nati tra il 1888 e il 1981. Le opere generano spazi come tante pause o “cappelle” nell’era della saturazione di immagini. Tra figurazione e astrazione, la mostra invoca tutte le dimensioni dell’immagine nel contesto artistico contemporaneo. La COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM di Venezia è uno dei più importanti musei italiani sull’arte europea ed americana del Novecento. Ha sede presso Palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande, un edificio dalla splendida facciata classica. Il palazzo era la dimora privata di Peggy Guggenheim, ex moglie del celebre artista surrealista Max Ernst e nipote del magnate Solomon R. Guggenheim, nonché grande appassionata e collezionista d’arte. I lavori esposti includono alcuni esempi preminenti del modernismo statunitense e del futurismo italiano. La collezione raccoglie inoltre opere cubiste, surrealiste e di espressionismo astratto. Queste includono lavori degni di nota di Picasso, Dalí, Magritte, Brâncusi, William Congdon, Conrad Marca-Relli e Jackson Pollock. Completa e di particolare pregio è anche la collezione di astrattismo informale italiano, con importanti lavori di Lucio Fontana, Afro Basaldella, Agostino Bonalumi, Pietro Consagra, Toti Scialoja, Giuseppe Santomaso, Tancredi Parmeggiani, Emilio Vedova, Carla Accardi e Rosalda Gilardi. Nell'autunno 2016, il museo è stato ampliato con l'acquisto di un ultimo edificio.
Visita a cura di Alessandra Montalbetti.
Quota: 180 euro (treno AV Milano-Venezia AR, n. 2 biglietti vaporetto, visite guidate, biglietti d'ingresso Punta della Dogana e Collezione Guggenheim, assicurazione, radio cuffie, accompagnatore). Pagamento anticipato entro il 2 ottobre (eventuali disdette entro tale data).
Quando: venerdì 3 novembre 2023
Ritrovo: Stazione Centrale
Mostra a Palazzo Reale: "EL GRECO"
Un ponte tra l’arte classica e quella moderna
La mostra vuole avvicinarsi all’opera del pittore cretese El Greco dalla prospettiva fornita dall’ambiente delle città mediterranee di cui si è formato e dove ha lavorato. Uno sguardo particolare sarà riservato al periodo italiano dell’artista. Tra Roma e Venezia El Greco apprende la lezione dei grandi maestri italiani e la sua arte muta irrimediabilmente. La sua pittura unisce l'eleganza della tradizione bizantina, la drammaticità del manierismo italiano e la ricchezza cromatica del colorismo veneto, creando un'espressione artistica senza precedenti che domina la figura e ne distorce il realismo.
Visite guidate a cura di Alberto Marchesini.
Quota: 28 euro (visita guidata, biglietto d'ingresso, prevendita, noleggio radiocuffie obbligatorio). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere corrisposta.
Quando:
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martedì 7 novembre 2023, ore 15
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martedì 7 novembre 2023, ore 18,15
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martedì 18 aprile 2023, ore 15
Ritrovo: Palazzo Reale, lato bar
Mostra al Museo Archeologico: "LE VIE DELL'ACQUA A MEDIOLANUM"
La storia del millenario rapporto di Milano con l’acqua
La mostra ricostruisce lo stretto legame tra Mediolanum e l’acqua, che fin dalle origini ha plasmato la città e ne ha determinato la fortuna. L’accorto sfruttamento di questo bene essenziale per la vita umana a fini difensivi, economici, religiosi, politici, di salute pubblica ma anche a scopo ludico rappresenta uno degli insegnamenti maggiormente rilevanti della civiltà romana e una delle eredità più feconde che essa ci ha lasciato. Il tema, sviluppato prevalentemente in riferimento all’epoca romana, è illustrato con un'inedita esposizione che comprende numerosi reperti archeologici emersi dagli scavi condotti in città negli ultimi anni, esposti al pubblico per la prima volta in questa occasione. Il percorso intende quindi collegare la città antica e la metropoli moderna, evidenziando come l’accorta gestione delle risorse idriche e il loro sfruttamento per le attività produttive e i commerci abbiano accompagnato e determinato lo sviluppo di Milano dalle sue origini (V secolo a.C.) sino ad oggi.
Visita guidata a cura di Valeria Gerli.
Quota: 20 euro (visita guidata, biglietto di ingresso, radiocuffie), 18 euro per gli over 65, 15 euro per possessori abbonamento musei Lombardia. Disdette senza penali consentite entro 5 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere corrisposta.
Quando: mercoledì 15 novembre 2023, ore 15
Ritrovo: Museo Archeologico, corso Magenta 15
Mostra a Palazzo Reale: "GIORGIO MORANDI 1890-1964"
La poesia pittorica di un maestro delle forme
L'itinerario creativo di Giorgio Morandi si appresta a colorare l’autunno di Palazzo Reale. Considerato uno dei più importanti incisori del secolo scorso, è noto per ritrarre oggetti decontestualizzati a sottolinearne l’essenza al di fuori dalla mera funzione. Attraverso una nutrita selezione di opere particolarmente significative provenienti da collezioni italiane e internazionali, la mostra, realizzata con la collaborazione scientifica del Museo Morandi, metterà in risalto il processo mentale e l’itinerario creativo di Morandi, per offrire al pubblico l’opportunità di comprendere la profondità della sua pittura, la potenza enigmatica delle sue tele e, in sintonia con la finalità della ricerca da lui stesso dichiarata, la capacità di “toccare il fondo, l’essenza delle cose”.
- Martedì 21 novembre 2023, orario pomeridiano. Visita a cura di Alberto Marchesini
- Mercoledì 22 novembre 2023, orario pomeridiano. Visita a cura di Alessandra Montalbetti
- Giovedì 23 novembre 2023, orario pomeridiano. Visita a cura di Alberto Marchesini
Quota: 28 euro (visita guidata, biglietto d'ingresso, prevendita, radiocuffie). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere corrisposta.
Ritrovo: Palazzo Reale, lato bar
Mostra a Palazzo Reale: "GOYA. LA RIBELLIONE DELLA RAGIONE"
L'ultimo dei pittori antichi e il primo dei pittori moderni
Francisco Goya è oggi considerato uno dei maggiori pittori della storia spagnola. La mostra vuole distanziarsi dalle numerose esposizioni di carattere antologico dedicate al maestro spagnolo, ponendo l’accento non sul concetto di semplice collezione, ma esponendo le opere che meglio descrivono la sua evoluzione artistica e i temi da lui trattati, raccontando però anche l’uomo e l’instabile quanto cruento contesto storico e sociale che plasmò in maniera così unica il suo animo artistico e il suo pensiero intellettuale. Lo stile di Goya mutò molto negli anni: non solo a causa della naturale evoluzione artistica, ma anche in seguito ad una misteriosa e terribile malattia che gli tolse l’udito. Un’importante occasione per scoprire l’intero percorso artistico del maestro, sviluppato in un lungo periodo storico, saturo di cambiamenti e di avvenimenti politici, sociali e ideologici che diedero inizio a una nuova era della Storia. L’artista non si limitò a rappresentare quest’epoca turbolenta: egli stesso sperimentò una rivoluzione della pittura in sintonia con la complessità storica che si trovò a vivere, un cambiamento che espresse attraverso le immagini.
- Martedì 28 novembre 2023, ore 14,45. Visita a cura di Alessandra Montalbetti
- Mercoledì 13 dicembre 2023, ore 14,45. Visita a cura di Alberto Marchesini
- Mercoledì 13 dicembre 2023, ore 17,45. Visita a cura di Alberto Marchesini
Quota: 28 euro (visita guidata, biglietto d'ingresso, prevendita, noleggio radiocuffie obbligatorio). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere corrisposta.
Ritrovo: Palazzo Reale, lato bar
Mostra al Mudec: "RODIN E LA DANZA"
Immortalare la danza, la più effimera delle arti
La mostra pone in evidenza le connessioni tra l’arte dello scultore francese e l’universo della danza. Rodin non è stato certo il primo autore a lasciarsi affascinare e attrarre da questo mondo fatto di movimento, fatica, impegno, eleganza; nel suo caso, si tratta di una passione alimentata da una serie di incontri d’eccezione. Nel corso della sua vita, infatti, Rodin entrò in contatto con i grandi protagonisti del balletto del suo tempo: una pluralità di stimoli, dunque, ai quali si aggiunse la progressiva “evoluzione” dell’arte della danza. Al pari della scultura, anche la danza offriva al poliedrico artista la possibilità di esplorare il corpo umano; le danze popolari, regionali e orientali, in particolare, destarono la sua curiosità, un vero e proprio “patrimonio” da conoscere. Un degno omaggio a quello che è stato l'ultimo grande progetto del maestro: immortalare la danza, la più effimera delle arti, su carta, in gesso, terracotta e bronzo.
Visita guidata a cura di Alberto Marchesini.
Quota: 30 euro (visita guidata, biglietto d'ingresso, prevendita, noleggio radiocuffie obbligatorio). Disdette senza penali consentite entro 10 gg lavorativi; oltre tale limite, la quota dovrà essere corrisposta.
Quando: lunedì 11 dicembre 2023, ore 15
Ritrovo: Mudec, via Tortona 56