L'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA A VENEZIA
Dove il passato fa da cornice al moderno e al contemporaneo
Venezia è vista come città immutabile e antica, eppure qui, nel 1895, è nata la prima esposizione d’arte contemporanea del mondo. Ed è a Venezia che prese dimora la famosa collezionista americana Peggy Guggenheim e sempre a Venezia, il mecenate francese François Pinault propone in questi ultimi anni la sua collezione. PUNTA DELLA DOGANA, nuovo polo dell’arte contemporanea a Venezia, presenta la MOSTRA TEMATICA "ICÔNES", un invito alla riflessione sul tema dell’icona e dello statuto dell’immagine nella contemporaneità. Il termine “icona” ha due accezioni: la sua etimologia rimanda ai concetti di “immagine” e “somiglianza”, mentre il suo utilizzo generalmente si riferisce alla pittura religiosa, che caratterizza in particolare il cristianesimo orientale. In tempi più recenti il termine è stato associato all’idea di modello, figura emblematica. L’immagine - la sua capacità di rappresentare una presenza, tra apparizione e sparizione, ombra e luce, e di generare un’emozione - è al centro di questa mostra concepita per gli spazi espositivi di Punta della Dogana e il contesto veneziano, caratterizzato da un forte legame con l’Oriente bizantino. La mostra dedica particolare attenzione alla relazione tra la città di Venezia e l’icona. Dalla fine del Medioevo, l’arte veneziana si è formata grazie alla sintesi di influenze diverse - in particolare bizantine, gotiche e fiamminghe - che traducono il ruolo di collegamento tra Oriente e Occidente svolto dalla Serenissima. Ancora oggi Venezia è un incrocio in cui orizzonti molteplici si intersecano e si ibridano, fornendo così un terreno fertile per la creazione. La mostra intende rivelare l’essenza dell’icona come vettore del passaggio verso una possibile trascendenza, invitando ad altri stati di coscienza, contemplazione, meditazione, raccoglimento, attraverso un percorso di oltre 80 opere, tra capolavori della Pinault Collection, lavori mai esposti prima di quest’occasione e installazioni site-specific di 30 artisti di diverse generazioni, nati tra il 1888 e il 1981. Le opere generano spazi come tante pause o “cappelle” nell’era della saturazione di immagini. Tra figurazione e astrazione, la mostra invoca tutte le dimensioni dell’immagine nel contesto artistico contemporaneo. La COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM di Venezia è uno dei più importanti musei italiani sull’arte europea ed americana del Novecento. Ha sede presso Palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande, un edificio dalla splendida facciata classica. Il palazzo era la dimora privata di Peggy Guggenheim, ex moglie del celebre artista surrealista Max Ernst e nipote del magnate Solomon R. Guggenheim, nonché grande appassionata e collezionista d’arte. I lavori esposti includono alcuni esempi preminenti del modernismo statunitense e del futurismo italiano. La collezione raccoglie inoltre opere cubiste, surrealiste e di espressionismo astratto. Queste includono lavori degni di nota di Picasso, Dalí, Magritte, Brâncusi, William Congdon, Conrad Marca-Relli e Jackson Pollock. Completa e di particolare pregio è anche la collezione di astrattismo informale italiano, con importanti lavori di Lucio Fontana, Afro Basaldella, Agostino Bonalumi, Pietro Consagra, Toti Scialoja, Giuseppe Santomaso, Tancredi Parmeggiani, Emilio Vedova, Carla Accardi e Rosalda Gilardi. Nell'autunno 2016, il museo è stato ampliato con l'acquisto di un ultimo edificio.
Visita a cura di Alessandra Montalbetti.
Quota: 180 euro (treno AV Milano-Venezia AR, n. 2 biglietti vaporetto, visite guidate, biglietti d'ingresso Punta della Dogana e Collezione Guggenheim, assicurazione, radio cuffie, accompagnatore). Pagamento anticipato entro il 2 ottobre (eventuali disdette entro tale data).
Quando: venerdì 3 novembre 2023
Ritrovo: stazione Centrale (piano binari, di fronte al negozio Feltrinelli)
MOSTRA "NOVECENTO. Il ritorno alla figurazione da Sironi a Guttuso"
Prosegue a Lecco il ciclo espositivo di "Percorsi nel Novecento"
Ospitata a Palazzo delle Paure, la mostra presenta oltre 60 opere di artisti quali Mario Sironi, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Felice Casorati, Arturo Martini, Giacomo Manzù, Mario Mafai, Renato Guttuso e molti altri che, nel periodo tra le due guerre, sostennero il "Ritorno all’ordine", ovvero il richiamo alla figurazione senza rinnegare lo spirito delle avanguardie d’inizio secolo di cui erano stati fautori. Il “Ritorno all’ordine” ha rappresentato un desiderio comune a gran parte degli ambienti culturali del primo dopoguerra, che urlava l’esigenza di rientrare nei canoni consacrati dalla tradizione senza perdere di vista lo spirito avanguardista e di rinnovamento culturale promossi dalle generazioni precedenti. In Italia questa sfida venne raccolta da Margherita Sarfatti che fondò il movimento Novecento italiano di cui facevano parte artisti accumunati dalla volontà di rappresentare un’epoca con la loro pittura e di recuperare lo stile dei grandi maestri del passato. Particolarmente suggestiva è la sala dedicata a Mario Sironi con opere che ben rappresentano lo stile dell’artista; né mancano in mostra altri capolavori, quali un raro paesaggio di Giorgio Morandi o l’altrettanto straordinario Rovine dipinto da Afro negli anni Trenta. Un ruolo particolare lo occupa il cosiddetto Realismo Magico, di respiro più europeo, che partendo dal recupero di stilemi espressivi classici, si fa tuttavia espressione di una tensione emotiva ben distante dall’esibita monumentalità e solennità di tanta pittura novecentesca. Si indagano anche diverse possibili declinazioni oniriche e visionarie della pittura del vero, dagli episodi di matrice surrealista ai retaggi metafisici ancora visibili in alcuni lavori. La rassegna si chiude idealmente su quegli autori che si posero all’opposizione, anche politica, dell’arte ufficiale, dal gruppo Corrente di Milano, alla romana Scuola di via Cavour.
Visita a cura di Simona Bartolena, curatrice della mostra.
Quota: 28 euro (visita guidata, biglietto di ingresso, servizio prenotazione, radiocuffie). Disdette senza penali entro 10 gg; oltre tale limite, la quota della visita dovrà essere interamente corrisposta.
Quando: domenica 12 novembre 2023.
Ritrovo: ore 10, davanti al Palazzo delle Paure, in piazza XX Settembre 22 a Lecco
LUNGO LE RIVE DEL CHIESE, NELLA BASSA BRESCIANA
Carpenedolo e Calvisano
Il Chiese, «Fiume rapido e profondo che scaturisce dai monti del Trentino, e che serpeggiando fra le gole, ora più largo ora più angusto, a volte diritto per qualche miglio, tal'altra volta a sghimbescio e a zig zag come fossero le lucide spire di un gigantesco serpente, veniva giù per un lunghissimo tratto di campagna». Il centro principale di questo territorio è costituito da CARPENEDOLO, che è in grado di offrire importanti e vari motivi di attrazione come la “bomboniera barocca” del Santuario della Madonna del Castello, la marmorea pieve di Santa Maria in Carpino con il cuore affrescato, la struggente Fuga in Egitto della chiesa di San Pietro e la sontuosa Parrocchiale. A completamento della giornata una sosta a CALVISANO, dove nella parrocchiale di San Silvestro si possono ammirare opere del Moretto, del Romanino e di allievi del Tiepolo.
Quota: 70 euro (pullman, visita guidata, offerte chiese, radiocuffie, assicurazione). Pranzo libero a Carpenedolo. Disdette senza penali entro 10 gg; oltre tale limite, la quota della visita dovrà essere interamente corrisposta.
Quando: sabato 18 novembre 2023, partenza ore 8.
Ritrovo: parcheggio di via Mario Pagano (M1 Pagano).
MOSTRA "BOLDINI, DE NITTIS ET LES ITALIENS DE PARIS"
I celebri artisti italiani attivi nella Parigi di fine 800 e inizio 900
La mostra allestita al Castello Visconteo di Novara sarà dedicata ad alcuni degli artisti italiani più noti e amati dal grande pubblico, conosciuti internazionalmente come Les italiens de Paris. Il percorso espositivo, articolato in otto sezioni, segue come di consueto l’andamento delle suggestive sale del Castello e si propone di illustrare, attraverso confronti dal ritmo serrato e stimolante, il lavoro dei pittori italiani di maggior successo attivi nella Parigi del secondo Ottocento e del primo Novecento. Modelle, amanti, attrici a cavallo. E poi scene di vita urbana, Londra e Parigi a confronto, con le loro vedute urbane immortalate dal ferrarese Giovanni Boldini (1842-1931) e dal barlettano Giuseppe de Nittis (1846-1884), autentiche tranche de vie di due vivaci metropoli ottocentesche, e ancora nudi e soggetti femminili colti in intimità. E su tutto la Ville Lumière dove artisti italiani, oltre a Boldini e de Nittis, come Antonio Mancini, Federico Zandomenghi trovarono casa (e fortuna) e dove il pittore livornese Vittorio Matteo Corcos si presentò “senza nemmeno un biglietto”, come lui stesso racconterà a Ugo Ojetti nel 1907. Le opere in mostra, provenienti da collezioni pubbliche e private, saranno circa una novantina. ABBAZIA DI SAN NAZZARO DELLA COSTA: il complesso monastico è un piccolo tesoro che affonda le sue radici nel XII secolo. Da sempre al centro delle vicende storiche cittadine, all’interno della chiesa in stile gotico-francescano conserva un pregevole tramezzo affrescato del XV-XVI secolo, caratteristico delle chiese padane dell’epoca. CHIESA DEI SANTI MARTINO E GAUDENZIO: gli affreschi all'interno testimoniano la grande fioritura che quest’arte ebbe nella seconda metà del XV secolo.
Visita a cura di Federica Mingozzi.
Quota: 70 euro (pullman, visite guidate, biglietto di ingresso, diritto di prevendita, offerte chiese, radiocuffie, assicurazione). Pranzo libero a Novara. Disdette senza penali entro 10 gg; oltre tale limite, la quota della visita dovrà essere interamente corrisposta.
Quando: sabato 2 dicembre 2023, partenza ore 9.
Ritrovo: parcheggio di via Mario Pagano (M1 Pagano).
VAL VIGEZZO: SANTA MARIA MAGGIORE
Atmosfere di una valle che ha ispirato gli artisti del passato
SANTA MARIA MAGGIORE si trova in Valle Vigezzo, anche conosciuta come Valle dei Pittori o Valle degli Spazzacamini, ed è comune del Parco Nazionale della Val Grande. Nel cuore del borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano sorge la Chiesa di Santa Maria Vergine Assunta, la più antica chiesa vigezzina. La bellezza del suo interno contrasta con l’austerità dell’esterno: qui troviamo affreschi di due importanti pittori vigezzini quali Lorenzo Peretti di Buttogno e Giuseppe Mattia Borgnis di Craveggia, considerati i padri indiscussi dell'affresco vigezzino. E molti sono i dipinti murali, quasi in ogni angolo del borgo, quasi sempre a tema religioso. Protagonisti del ponte dell'Immacolata saranno i MERCATINI DI NATALE, i più grandi del Piemonte - e tra i più grandi d’Italia - con oltre duecento espositori di qualità per un grande evento all’insegna dello shopping pre-natalizio e alla scoperta dell'artigianato e della gastronomia di montagna. Santa Maria Maggiore si trasforma in un vero e proprio borgo del Natale con allestimenti eleganti e con il grande abete addobbato in Piazza Risorgimento. Molti sono gli appuntamenti collaterali nelle vie e piazze del paese.
Quota: 65 euro (pullman, visite guidate, offerta chiesa, radiocuffie, assicurazione). Pranzo libero a Santa Maria Maggiore. Disdette senza penali entro 10 gg; oltre tale limite, la quota della visita dovrà essere interamente corrisposta.
Quando: sabato 9 dicembre 2023, partenza ore 7,30.
Ritrovo: parcheggio di via Mario Pagano (M1 Pagano).
ASTI: ATMOSFERE NATALIZIE NELLA CITTÀ DI ALFIERI
Passeggiata ad Asti tra monumenti e mercatini
Le tradizioni antiche e i racconti moderni che si raccontano tra i palazzi del centro storico di Asti conservano storie di gloria, denaro e potere. Passeggiando nel centro di Asti saremo circondati da torri e palazzi medievali, testimoni dell’antico fasto della città. La Cattedrale, edificata tra il 1200 e la prima metà del 1300 sui resti di un altro edificio di cui sono visibili dei mosaici, è il più bello e imponente esempio di architettura gotica in Piemonte. L'interno è ricco di affreschi, statue e opere lignee. La Collegiata di San Secondo, edificata nel XV secolo in stile gotico, custodisce opere di importante valore storico. È a dicembre che il centro storico della città si trasforma in un luogo incantato dove riscoprire i profumi, i colori e le note tradizionali del Natale. Il MERCATINO DI NATALE 2023 DI ASTI torna anche quest’anno per una nuova edizione di questo atteso appuntamento nella cittadina piemontese che si rinnova per il terzo anno consecutivo. 130 casette in legno nel centro storico della città tra le quali fare i propri acquisti scegliendo tra oggettistica e gastronomia e gustare i piatti della apposita area street food. Situato nel centro storico della città, questo mercatino è l’unico in Italia a essere entrato nella Top Ten dei migliori mercatini d’Europa.
Visita a cura di Federica Mingozzi.
Quota: 65 euro (pullman, visite guidate, offerte chiese, radiocuffie, assicurazione). Pranzo libero ad Asti. Disdette senza penali entro 10 gg; oltre tale limite, la quota della visita dovrà essere interamente corrisposta.
Quando: sabato 16 dicembre 2023, partenza ore 8.
Ritrovo: parcheggio di via Mario Pagano (M1 Pagano).
MOSTRA "TUTTA IN VOI LA LUCE MIA. PITTURA DI STORIA E MELODRAMMA"
L’ultima grande mostra di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023
A partire dalla fine del '700 e con un grande slancio nell’800 romantico le vicende e i protagonisti della storia moderna si impadroniscono dell’immaginario collettivo occidentale. Ai miti antichi e alle gesta esemplari dei greci e dei romani si sostituiscono una mitologia e un’epopea più vicini alla sensibilità moderna. Un pubblico più vasto e partecipe, formato dai lettori dei romanzi, dai frequentatori dei teatri e delle esposizioni d’arte, si appassiona alle vicissitudini e ai conflitti vissuti da personaggi realmente esistiti in cui proiettare i tormenti dell’animo romantico dell’uomo contemporaneo. Il romanzo storico, la pittura storica e il melodramma - profondamente riformato rispetto al passato e che trova nei grandi compositori italiani come Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi i suoi acclamati campioni - alimentano la passione per la storia e decretano la popolarità di nuovi eroi pronti a soppiantare quelli della mitologia e dell’antichità. La mostra allestita all'ACCADEMIA CARRARA DI BERGAMO intende rappresentare questa singolare temperie attraverso la testimonianza privilegiata dei grandi dipinti storici, capolavori di Francesco Hayez, Michelangelo Grigoletti, Francesco Coghetti, Domenico Induno, che documentano la fortuna trasversale di certi temi e personaggi. Il percorso della mostra avrà i suoi nuclei principali nella ricostruzione del rapporto tra Hayez e Verdi basato sulla condivisione di temi molto popolari come I due Foscari, I Lombardi alla prima crociata e I Vespri Siciliani e così anche nella serie di dipinti dedicati a personaggi tragici, come Maria Stuarda, Anna Bolena, Caterina Cornaro, Marin Faliero, sono diventati familiari per la loro rielaborazione musicale da parte del bergamasco Donizetti e la frequenza con cui compaiono, in tutta Europa, proprio in pittura. Nel pomeriggio, visita alle chiese di Santa Caterina e di Sant'Alessandro in Colonna.
Visita a cura di Anna Torterolo.
Quota: 70 euro (pullman, visite guidate, biglietto di ingresso, diritto di prevendita, offerte chiese, radiocuffie, assicurazione). Pranzo libero a Bergamo. Disdette senza penali entro 10 gg; oltre tale limite, la quota della visita dovrà essere interamente corrisposta.
Quando: sabato 13 gennaio 2023, partenza ore 8,15.
Ritrovo: parcheggio di via Mario Pagano (M1 Pagano).
FIRENZE: UNA FINESTRA SULL'ARTE CONTEMPORANEA IN UNA CITTÀ RINASCIMENTALE
Dialogo tra il contemporaneo e l'affascinante e storico tessuto urbano
Nota in tutto il mondo per il suo patrimonio rinascimentale, Firenze è custode di infinite bellezze artistiche lasciate in eredità da un passato lontano. La città, però, è costellata anche di opere d’arte che si tingono di note estetiche, tecniche e approcci di epoche recenti, spaziando dalla pittura, all’architettura, alla scultura, alla fotografia, abbracciando a 360° l’arte figurativa contemporanea e inserendola armonicamente nel remoto, prezioso, affascinante contesto storico per la quale è famosa. Un viaggio ideale nell’arte del passato e del presente che guardano al futuro: ecco dove stupirsi di fronte alla vocazione artistica contemporanea della Città del Giglio, sempre più in fermento. La città del Rinascimento offre a chi si vuole avvicinare all'arte contemporanea, una serie di opportunità inattese. Già da qualche anno la città sperimenta accostamenti del tutto nuovi, favorendo il dialogo tra i grandi protagonisti del contemporaneo e l'affascinante e storico tessuto urbano. FONDAZIONE PALAZZO STROZZI presenta "Anish Kapoor. Untrue Unreal", una grande mostra ideata e realizzata insieme al celebre maestro che ha rivoluzionato l’idea di scultura nell’arte contemporanea. La mostra propone un percorso tra monumentali installazioni, ambienti intimi e forme conturbanti, creando un originale e coinvolgente dialogo tra l’arte di Anish Kapoor, l’architettura e il pubblico di Palazzo Strozzi. Attraverso opere storiche e recenti, tra cui una nuova produzione specificatamente ideata in dialogo con l’architettura del cortile rinascimentale, la mostra rappresenta l’opportunità di entrare in contatto diretto con l’arte di Anish Kapoor nella sua versatilità, discordanza, entropia ed effimerità. Le sue opere sono esposte nelle più importanti collezioni permanenti e nei musei di tutto il mondo. Roberto Casamonti ha l'anima della sirena: per metà è collezionista, per l'altra metà gallerista. Due aspetti complementari per quest'uomo di ottantadue anni, da oltre mezzo secolo nel mercato dell'arte contemporanea. Ha avuto fiuto trovandosi da sempre immerso nell'arte, grazie a suo padre che collezionava quadri primo novecenteschi d'ambiente fiorentino, è sempre riuscito a individuare gli artisti posizionati sulla rampa di lancio per il successo. Quelli dalla spiccata originalità creativa che li predispone a lasciare una traccia duratura nella storia. Perché un gallerista non può che essere anche un appassionato d'arte. Dei tanti capolavori trattati in questi decenni, alcuni ha voluto tenerli per sé. In tal modo Roberto Casamonti ha assemblato una collezione personale di valore inestimabile che dal 2018 è installata al piano nobile dello storico PALAZZO BARTOLINI SALIMBENI di piazza Santa Trinita, capolavoro architettonico rinascimentale opera di Baccio d’Agnolo. L’antica dimora, di proprietà dei Principi Colonna è stata acquistata da Casamonti e attentamente restaurata esaltandone la bellezza e mantenendo alcuni elementi originali come i pavimenti di pregio in cotto del Cinquecento, e nel grande salone un monumentale camino in pietra. La collezione di Roberto Casamonti si qualifica come una delle maggiori raccolte d’arte moderna e contemporanea aperte al pubblico esistenti in Italia, al livello di un museo d’arte moderna e contemporanea. Mecenatismo messo a disposizione della collettività. una selezione di opere relative alla prima parte del Novecento, dall'inizio del secolo fino agli anni Sessanta, che documentano i linguaggi delle avanguardie storiche, come il futurismo, la metafisica, il surrealismo, l'astrattismo.
Visita a cura di Alessandra Montalbetti.
Quota: 170 euro (treno AV Milano-Firenze AR, visite guidate, biglietti d'ingresso Palazzo Strozzi mostra Kapoor e Collezione Casamonti a Palazzo Bartolini Salimbeni, assicurazione, radiocuffie). Pranzo libero a Firenze. Pagamento anticipato entro il 12 dicembre 2023 (eventuali disdette entro tale data).
Quando: mercoledì 17 gennaio 2024.
Ritrovo: stazione Centrale (piano binari, di fronte al negozio Feltrinelli)